tag:blogger.com,1999:blog-44438184816018365842024-03-05T14:24:16.428+01:00Libri in Viaggio - Libri di Viaggio e Viaggi coi LibriLibri di Viaggio e Viaggi coi LibriAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.comBlogger49125tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-63932784895616868892011-06-14T15:32:00.001+02:002011-06-14T15:34:26.198+02:00Notizie da un'isoletta<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS6dKTKyGOhnD9CkXFkRCwADY-6Ulox51bhUCbffyg4xeGu1ORUJ58cBD8W14abM832YnOLBvavPvyUTv6cX65_qpPjLmqNfTtSH05RGofqksFkwokboXI5Bkt9Td1GNhnUqgyXeNht8o/s1600/2310164.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS6dKTKyGOhnD9CkXFkRCwADY-6Ulox51bhUCbffyg4xeGu1ORUJ58cBD8W14abM832YnOLBvavPvyUTv6cX65_qpPjLmqNfTtSH05RGofqksFkwokboXI5Bkt9Td1GNhnUqgyXeNht8o/s1600/2310164.jpg" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Bill Bryson parte per un <strong>viaggio di 7 settimane in Gran Bretagna</strong>, nazione dove vive da ormai vent'anni e che stà per lasciare alla volta degli Stati Uniti, suo Paese natale. E' il suo arrivederci, un addio che parte da Dover e si spinge fino alla località più settentrionale della Scozia. Utilizzando tutti i mezzi disponibili, Bill Bryson cerca di fare <strong>un viaggio non solo geografico, ma anche culturale</strong> ed antropologico attorno agli inglesi. Peccato che secondo me <strong>questo racconto di viaggio non gli riesca poi così bene</strong>; infatti nel libro si srotolano tutta una serie di località visitate a volte nell'arco di una sola giornata o di un paio di giorni, molto spazio viene dato al racconto dello spostamento in sè, ma poco alla descrizione del visitato o a riflessioni sul Paese attraversato. </span></div><br />
<span style="font-family: Verdana;">Solo nell'ultimo capitolo Bryson si "sbottona" un po' e compare tutto l'amore che lo scrittore prova per questa isoletta, quasi che tutto il viaggio precendete altro non sia che una catarsi necessaria a lasciare la Gran Bretagna alle spalle per poter guardare avanti.</span><br />
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<span style="font-family: Verdana;"><em>"Il fatto è che questo paese resta il igliore del mondo per molte cose: imbucare una lettera, andare a fare una passeggiata, guardare la televisione, comprare un libro, uscire a bere qualcosa, visitare un museo, usare una banca, perdersi, chiedere aiuto, o starsene su una collina a godersi il panorama."</em></span><br />
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<span style="font-family: Verdana;"><strong>Bill Bryson, "Notizie da un'isoletta", Tea.</strong></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-6576830802762490422010-04-20T19:41:00.000+02:002010-04-20T19:41:36.938+02:00Giorni Giapponesi<div align="left" class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil8IA4esFEqL-hQdWwR9xXX2gHrhcuRjDjgjf1p4vUTV22sWGT5A4wFehY3RWb2Rc4iTjXHlwtAk0X2kaKZjmpLd0y_m0vnqJabTk6lLRW42v0O33DDfy4Xrxx_schDPr4WHjpQGocHDA/s1600/giorni_giapponesi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil8IA4esFEqL-hQdWwR9xXX2gHrhcuRjDjgjf1p4vUTV22sWGT5A4wFehY3RWb2Rc4iTjXHlwtAk0X2kaKZjmpLd0y_m0vnqJabTk6lLRW42v0O33DDfy4Xrxx_schDPr4WHjpQGocHDA/s320/giorni_giapponesi.jpg" wt="true" /></a></div>Angela Terzani Staude racconta il <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Giappone">Giappone</a> da lei vissuto insieme al marito <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Tiziano%20Terzani">Tiziano Terzani</a> tra il 1985 e il 1990: cinque anni ricchi di riflessioni, descrizioni, avvenimenti. Innanzitutto devo dire che <strong>questo libro mi ha profondamente colpita</strong> e per varie ragioni. La prima è che non pensavo che Angela Terzani Staude scrivesse così bene, giuro. Ero un po' reticente sul fatto di leggerlo proprio perchè l'autrice era lei, la moglie di Tiziano Terzani. Mi spiego meglio, io pensavo fosse solo la "moglie di", invece ho scoperto <strong>una scrittrice molto profonda</strong>, ma al tempo stesso agile da leggere. Poi questo libro mi ha colpito per il ritratto del Giappone che ne viene reso. Viviamo in un periodo in cui il Giappone è un po' "di moda": zen, tè, arti arziali, kimono, geishe, ikebana, calligrafia e quant'altro. Ci sentiamo un po' tutti deferenti verso questa cultura che è dificile da capire perchè qualcuno ha deciso così e così è. Invece Angela Terzani Staude dà una <strong>rappresentazione del Giappone moderno molto triste, iper-tecnologico, ma dimentico della natura, organizzato in ogni minimo dettaglio,</strong> in cui i rapoporti umani non esisitono se non su una scala di gerarchie, in cui non è possibile (perchè non dignitoso) mostrare i propri veri sentimenti, in cui i soldi la fanno da padrone e sono il nuovo imperatore cui si prostrano i giapponesi. C'è da ricordare che questo libro è stato scritto in un momento storico in cui il <strong>Giappone faceva molta paura economicamente parlando</strong>, sembrava imbattibile. Angela Terzani Staude sottolinea lo sradicmento dell'essere umano in una società troppo di corsa che pensa solo al denaro, e teme di vedere nel Giappone degli anni 80 il nostro futuro prossimo. Bhè direi che è stata proprio degna di Cassandra. <br />
Da leggere per capire che la società e la cultura giapponese non sono così misteriosi come ce li vogliono far credere, solo sono altro da noi, basta saperli ascoltare.<br />
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<blockquote><em>""Tutta qui la cerimonia del tè? Non ne ho capito il sgnificato mistico", ho detto a Ulli. "Non c'è", mi ha risposto prontamente. "in questa cerimonia si tratta semplicemente di preparare, nle modo più estetico possibile, una tazza di tè per un amico." </em><br />
<em>L'estetica come paravento per il vuoto che vi si nasconde dietro?</em><br />
<em>Il samurai, che era maestro nell'arte della spada, si esercitava ugualmente nelle arti del tirassegno, della preparazione del tè e della sistemazione dei fiori. Cercava di eseguire queste arti con la massima maestria per trovare in quelle riposo e distensione. Mi pare che su queste isole frustate dai venti e scosse dai terremoti il bisogno di un attimo di perfezione sia sempre stato grande. Vi si accompagnava, certo, la dolorosa consapevolezza della sua fugacità, come ricorda il fiore di stagione che nella casa da tè non deve mai mancare."</em></blockquote><strong>Angela Terzani Staude, "Giorni Giapponesi", Tea.</strong>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-42056129163514512852010-04-20T19:12:00.000+02:002010-04-20T19:12:56.884+02:00Interludio - eccomi qua!Caspita! Un bel po' di assenza dal mio blog! ma sono successe tante cose e il tempo non mi bastava mai...<br />
...però ora sono tornata e con molte nuove letture da proporvi!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6LN4CDp6fdScRQVLeQx2VXs3pgFE1OVLJtf41sUD5m-JsNISf6TRGLXqNk8tAV_y2LVxlL9bZp6JBAGnGpIOvEHgpFNkplXqBOCxXjIy0ZhmFXyR2Zb6_QkSd7yYEhMXYp_TFAGIR__U/s1600/mappamondo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6LN4CDp6fdScRQVLeQx2VXs3pgFE1OVLJtf41sUD5m-JsNISf6TRGLXqNk8tAV_y2LVxlL9bZp6JBAGnGpIOvEHgpFNkplXqBOCxXjIy0ZhmFXyR2Zb6_QkSd7yYEhMXYp_TFAGIR__U/s320/mappamondo.jpg" width="240" wt="true" /></a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-91103031609460853252010-03-05T13:14:00.001+01:002010-03-10T13:22:47.030+01:00Ebano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbB-bkJiODUNsLcchCugyqvii6root61LJqzAQ8kfW91iCgaYSvrTFgaJ2bFkoLRb9BqHtnUSpaWATHzm20SbSWzTJ8Glh7AbpbdnhVLMteCdw1CqGKgONJOWVftVfqDhze0MWkkr1x24/s1600-h/ebano.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" kt="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbB-bkJiODUNsLcchCugyqvii6root61LJqzAQ8kfW91iCgaYSvrTFgaJ2bFkoLRb9BqHtnUSpaWATHzm20SbSWzTJ8Glh7AbpbdnhVLMteCdw1CqGKgONJOWVftVfqDhze0MWkkr1x24/s320/ebano.jpg" /></a></div><br />
Non sono mai stata in <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Africa"><strong>Africa</strong></a>, nè ho letto molto su questo continente. Ma penso non potessi scegliere inizio migliore: <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Ryszard%20Kapuscinski"><strong>Kapuscinski</strong></a> mi ha aperto gli occhi, mi ha insegnato molte cose e mi ha fatto respirare aria d'Africa. Ho viaggiato con lui a <strong>dorso di cammello</strong>, di asino, attraversando <strong>deserti ed altipiani aridi</strong> ed infuocati, ho avuto passaggi su <strong>camion sgangerati</strong> ed <strong>autobus affollati </strong>dove a malapena passa un filo d'aria, ho passeggiato ai confini delle città , dove sorgono gli slum; ho attraversato le fasi più cruente della storia d'Africa: colonialismo, colpi di stato, dittature, il dominio dei Signori della guerra e dei loro soldati-bambino; ho avuto la malaria e la tubercolosi, ho dormito con mille insetti striscianti; ho riposato all'ombra di un <strong>mango frondoso</strong> ascoltando la storia di questo popolo che si trasmette solo oralmente, ed è quindi ormai ammantata dell'aurea del mito; ho letto del diverso modo di rapportarsi degli africani, <strong>dell'importanza della collettività, della famiglia,</strong> dei legami; ho capito che in Africa<strong> il tempo è circolare, lento </strong>e non lineare e sfuggente come in Occidente. Ho avuto, insomma, un primo assaggio d'Africa che mi ha invogliato a voler leggere di più , a voler sapere di più. Penso che questo sia uno degli attributi più importanti di un libro scritto bene, ovvero lo spronarti a ricercare più informazioni, a documentarti, a leggere di più! E magari a pensare, un giorno, di partire e visitare forse solo un pezzettino di questo meraviglioso Mondo.<br />
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<blockquote></blockquote><em></em><br />
<blockquote><em>" Questo libro non parla dell'Africa, ma di alcune persone che vi abitano e che vi ho incontrato, del tempo che abbiamo trascorso insieme. L'Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere. E' u oceano, un pianeta a sè stante, un cosmo vario e ricchissimo. E' solo per semplificare e per pura comodità che lo chiamiamo Africa. A parte la sua denominazione geografica, in realtà l'Africa non esiste."</em><br />
<strong>Ryszard Kapuscinski, "Ebano", Universale Economica Feltrinelli.</strong></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-11121252791570740882010-03-01T14:40:00.000+01:002010-03-01T14:40:09.797+01:00L' Amante<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyrYxMowzzv-7jWwf_dGwQ-4MjZLA9D-yBvJ4FPsmEhjHk4P2wwrT-NGPtS_jmeU7nEIt8EsgkIs1k8Op8EHum0g7FJ8n8MVAjy6pPAeqYBmxmJoNOKKQgY5eiMBylmhkyPJIpXz0Wsj4/s1600-h/amante.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" kt="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyrYxMowzzv-7jWwf_dGwQ-4MjZLA9D-yBvJ4FPsmEhjHk4P2wwrT-NGPtS_jmeU7nEIt8EsgkIs1k8Op8EHum0g7FJ8n8MVAjy6pPAeqYBmxmJoNOKKQgY5eiMBylmhkyPJIpXz0Wsj4/s320/amante.jpg" /></a></div>In TV c'è una pubblicità di auto (non ricordo se Peugeot o Renault) che utilizza come musica la colonna sonora del film di Jean-Jacques Annaud, <strong>"L'amante", tratto dall'omonimo libro di Marguerite Duras</strong>. <br />
Così mi è venuta voglia di riprendere in mano questo libro piccino, letto molti anni fà e amato alla follia. E' il primo libro che mi ha fatto conoscere il <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Vietnam">Vietnam</a>, che mi ha fatto sentire il fluire del Mekong e che mi ha fatto annusare gli odori delle strade strette e tortuose di Cholon, quartiere cinese di Saigon. <br />
E' la storia, vera, di un amore nato tra una ragazza quindicenne (la scrittrice stessa) figlia di coloni francese ai tempi in cui il <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Vietnam">Vietnam</a>, <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Cambogia">Cambogia</a> e <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Laos">Laos</a> erano conosciuti come Indocina, e di un ricco giovane cinese. <strong>E' un racconto delicato e brutale, pregno e leggero, drammatico e pieno di speranza</strong>. L'ho amato incondizionatamente, tanto che ho acquistato e letto anche "L'amante della Cina del Nord", scritto dalla Duras per rileggere la storia d'amore dopo i <strong>conflitti nati col regista Annaud in merito alla realizzazione del film</strong>.<br />
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<blockquote><em>"Odori di zucchero caramellato arrivano fino a noi, di noccioline tostate, di minestra cinese, di carne arrosto, di erbe, di gelsomino, di polvere, di incenso, di brace, mettono il fuoco nelle ceste e lo vanno a vendere per strada, l'odore della città è uguale a quello dei villaggi della savana, a quello della foresta."</em><br />
<strong>Marguerite Duras, "L'amante", Universale Economica Feltrinelli.</strong></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-24358067686938389762010-02-20T18:51:00.005+01:002010-02-20T19:27:05.054+01:00A proposito di Africa.......<a href="http://www.overland.org/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=65&Itemid=198"><strong>Overland 12</strong></a> <strong>stà attraversando il continente Africano</strong>. Ad oggi sono 46 i giorni di avventure nel cuore dell'Africa nera. Al momento le ultime notizie sono quelle che vedevano la spedizione attraversare il Ghana, dopo aver viaggiato in Marocco, Mauritania, Mali, Guinea, Conarky, Sierra Leone, Liberia e Costa d'Avorio. La spedizione è partita il 3 gennaio e raggiungerà il Sud Africa a marzo viaggiando lungo la Costa Atlantica, per poi risalire lungo l'Africa Centrale.<br /><br />Di seguito alcune immagini tratte dal blog di Overland e opera di <a href="http://www.andreaborgarello.com/">Andrea Borgarello</a>, di cui vi invito a dare un occhio al sito che contiene altre bellissime fotofrafie.<br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9WaUaQADYETgWQSlVJY2MjEfqLw399Tht_9dIz0ftm14J3XiK328GcLMnZVFfTcy6kVGeTJjAKm9nFD2uJDhy_zEtzBm1vty0VnLqZUcB6qLJQMydsCj7k5gNHt1-mtLwYCWHeMUJLa8/s1600-h/100207.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; DISPLAY: block; HEIGHT: 214px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5440389747848922034" border="0" alt="Overland 12" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9WaUaQADYETgWQSlVJY2MjEfqLw399Tht_9dIz0ftm14J3XiK328GcLMnZVFfTcy6kVGeTJjAKm9nFD2uJDhy_zEtzBm1vty0VnLqZUcB6qLJQMydsCj7k5gNHt1-mtLwYCWHeMUJLa8/s320/100207.jpg" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBCjZNyYLT6HYhydQGBCtr23I5iYwG7LxTn2SJCHbrppi6X2nRV_laU_ti9ZQJy4-h9EGKQOzkiHbeKfz7Tl2xIuWBf2QBgoBukvxN1D2VpVAvjbZmoGBSNwyz725tgh1tj8EEl7O65L0/s1600-h/100206.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; DISPLAY: block; HEIGHT: 214px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5440389663735567730" border="0" alt="Overland 12" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBCjZNyYLT6HYhydQGBCtr23I5iYwG7LxTn2SJCHbrppi6X2nRV_laU_ti9ZQJy4-h9EGKQOzkiHbeKfz7Tl2xIuWBf2QBgoBukvxN1D2VpVAvjbZmoGBSNwyz725tgh1tj8EEl7O65L0/s320/100206.jpg" /></a> </div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-82157426750175247102010-02-19T13:43:00.003+01:002010-02-19T14:01:49.400+01:00Leggendo d'Africa<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_XdX7h70tNJpA2zkfYWLuaMMlQOrf8Ep1w98RDJnEwWBFHKG1r6lzMMdQw7VhjtwxOAZaEjln74E7cCLLqhnY4IZJTt8eRwY5YMEjlXCN6Z9rglr9PtLyw99qu-c__nmETEjNHPvc3nY/s1600-h/africa.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; DISPLAY: block; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5439938923955049554" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_XdX7h70tNJpA2zkfYWLuaMMlQOrf8Ep1w98RDJnEwWBFHKG1r6lzMMdQw7VhjtwxOAZaEjln74E7cCLLqhnY4IZJTt8eRwY5YMEjlXCN6Z9rglr9PtLyw99qu-c__nmETEjNHPvc3nY/s320/africa.jpg" /></a><br /><div>Stò leggendo "Ebano" di <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Ryszard%20Kapuscinski">Kapuscinski</a> e mi stò rendendo conto di <strong>quanto poco conosco della storia, dei popoli, della cultura di quello che è il continente nero</strong>. Nero non per discrimazione razziale, semplicemente perchè è quello che ha manteneuto celato, al buio, in un cuore di tenebra, il suo interno per più tempo rispetto agli altri (Antartide esclusa!).</div><br /><div>E così leggo e imparo molte cose sulla decolonizzazione, sui colpi di stato, sulle mille tribù che popolano l'Africa e<strong> mi rendo conto di quanto poco sapevo finora</strong>. Sì, non mi vergogno di dire che dell'Africa sò poco e quel poco che sò risale ai tempi delle superiori, neanche dell'Università! per cui direi che è passato un tot...Se poi aggiungete che alle superiori si studia la Storia da un punto di vista eurocentrico...bhè avete il punto della situazione.</div><br /><div>Ma ora, grazie a questa lettura, molti tasselli delle vicende africane contemporanee trovano il loro posto e riesco a capire meglio (o, quanto meno, capire un po' di più) ciò che succede oggi in Africa. Inoltre leggendo Kapuscinski si avverte <strong>il profondo amore che questo reporter aveva per il continente africano</strong> e se ne respirano i <strong>profumi, gli odori intensi, la polvere e il sudore</strong>. Io che non sono mai andata in Africa, comincio a capire perchè molti uomini si sono avventurati laggiù, magari anche perdendosi, spiritualmente o anche fisicamente, e molti ancora oggi parlano di "Mal d'Africa".</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-21763123624557987022010-02-11T18:45:00.007+01:002010-02-11T18:58:55.836+01:00Vietnam - Oltre ogni illusione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixA1d3J-7hkKWTX9s24BLnnwbW18JTaxEwtDkMkxdGs2CbaMBPl2Ja5msjD5t845NvOCIHJaFfcIdMi4LRbGZvLZRz6nF-lDqPqLBttwttG5AiiimoIGNlOgaXsuv94FE4F8M8sjBm9aE/s1600-h/oltre_ogni_illusione.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 140px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5437045464769114258" border="0" alt="LibriInViaggio - Duong Thu Huong, Oltre ogni illusione" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixA1d3J-7hkKWTX9s24BLnnwbW18JTaxEwtDkMkxdGs2CbaMBPl2Ja5msjD5t845NvOCIHJaFfcIdMi4LRbGZvLZRz6nF-lDqPqLBttwttG5AiiimoIGNlOgaXsuv94FE4F8M8sjBm9aE/s320/oltre_ogni_illusione.jpg" /></a> <strong>Duong Thu Huong è la maggiore scrittrice vietnamita</strong>, la più tradotta e la più letta. Tuttavia i suoi libri sono banditi nel suo Paese natale. Perché? Bhè semplicemente perché descrivono senza veli la realtà di una società che vive sotto un regime totalitario ed in bilico tra valori tradizionali e spinta alla modernizzazione; una società fatta di persone che hanno dedicato la propria gioventù agli ideali della Rivoluzione e del Partito Comunista, Partito da cui molto spesso si sentono traditi per il modo in cui esso ha <strong>dimenticato ed oscurato tali ideali in favore del Potere.<br /></strong>Questo libro parla di Linh, giovane insegnate sposata al giornalista Nguyen (metà dei vietnamiti si chiama Nguyen!), dal quale ha una figlia. Linh si accorge di non amare né rispettare più il marito quando si accorge che gli articoli che scrive sono pieni di menzogne, le menzogne che il Partito chiede a Nguyen di scrivere per fare propaganda. Disgustata dalla bassezza del marito lo lascia per iniziare una storia con un anziano compositore Tran Phuong e scoprire che anche lui non è lindo e puro come vorrebbe far credere.<br /><br />Questo libro può essere letto come la storia della <strong>disillusione di un amore</strong>, ma anche come la <strong>disillusione politica</strong> provata da molti vietnamiti nei confronti del Partito Comunista, oppure ancora come il Potere, e le lotte per mantenerlo, possano sopprimere gli ideali per i quali si era combattuto. Infine questo libro offre uno <strong>spaccato della vita del Vietnam nella metà degli anni Ottanta</strong> (il libro è uscito nel 1987), con una descrizione precisa della società socialista di quel periodo.<br /><br /><br /><blockquote><em>"Non esiste lotta più ardua ed insidiosa di quella dell’uomo che combatte con la sua anima. La persona che aveva pronunciato quelle parole si era abbassata ai peggiori compromessi. L’uomo dagli occhi sfavillanti, l’uomo dall’aura pensosa e dall’animo gentile, si era assoggettato, si era arreso. Aveva distrutto tutto ciò in cui lei aveva creduto. Uccidendo il loro amore con un unico colpo fatale."</em><br /><strong>Duong Thu Huong, “Oltre ogni illusione”, Garzanti Elefanti.</strong> </blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-81556681915081404242010-02-10T13:58:00.004+01:002010-02-10T14:27:19.649+01:00Leggere, leggere, leggere - 26 Marzo 2010Oggi voglio parlare di un'iniziativa meravigliosamente semplice e piena di significati:<img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 320px; DISPLAY: block; HEIGHT: 240px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436605321834655122" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5eHLH9Chk3PgeQNK8YTpZkZaQ3NsA506PYlg2xka4UGo8yH_BIft8LyisTQRL9r5QYTYlIDKf48A-0QxyO22jxfzWzpr0v4zBf4qXCo4rcJeEoQu3kx-f4A4hObb1hZOoGxxp8KePY54/s320/libri.jpg" /><br /><div><a href="http://albyok.altervista.org/pensoscrivo/leggere-leggere-leggere">LEGGERE, LEGGERE, LEGGERE!</a></div><br /><div></div><br /><div>In cosa consiste? Semplice, il giorno 26 marzo 2010 impegnamoci tutti a <strong>comprare un libro e ...regalarlo ad uno sconosciuto!!!!</strong> </div><br /><div></div><div>Autore di questa iniziativa è Alberto un ragazzo di 21 anni che dal suo <a href="http://albyok.altervista.org/pensoscrivo/archives/1010">blog</a> ha fatto partire questo "tsnumani mediatico" che è rimbalzato molte volte in Rete, ha creato un gruppo su <u><span style="color:#0000ff;">Facebook</span></u> (più di 150.000 iscritti!) ed è approddato anche sulla carta stampata.</div><br /><div>Quindi indossiamo il nostro più bel sorriso, mandiamo giù il rospo della timidezza e consegnamo il nostro regalo ad un nostro vicino, un nostro compagno di viaggio sul treno verso il lavoro, qualcuno che vediamo alla fermata dell'autobus tutte le mattine ecc. Insomma, diffondiamo il gusto per la lettura e facciamolo con il nostro prossimo più vicino, senza nasconderci sempre dietro i social network, perchè una bellissima implicazione di questa iniziativa è <strong>la riscoperta della possibilità di intrecciare relazioni anche nella quotidianità</strong> e non solo all'interno delle reti mediatiche!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-60096789144358026582010-02-09T14:04:00.011+01:002010-02-10T13:58:29.893+01:00Libri, libri, libri!!!!!Oggi è arrivato il mio ordine fatto su <a href="http://www.lafeltrinelli.it/">http://www.lafeltrinelli.it/</a>!!!<br /><div><div><div><div><div><div></div><div>Ho approfittato di <strong>due occasioni da non perdere</strong>: da un lato i libri al 20% e 30% di sconto (solo su alcune Case Editrici), dall'altro l'offerta del sito di spese di spedizione pari a 0 per acquisti fatti con carta di credito! Così, ecco quà la mia spesa: </div><div><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoF0yWegdm1665-Ah_PHVU4hofgiV9nQb9w4TmDNz9kCS3Z8CFrESKLgA0xCnfXGDQVmf6fWqE35b4GE0okPNGF67pqUowUbpyu9SJLj4Ds8lh_ORoZUc7k4bI9OCgrIuBpeeSAQiEGaM/s1600-h/giorni_giapponesi_small.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 35px; FLOAT: left; HEIGHT: 55px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436232395941386514" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoF0yWegdm1665-Ah_PHVU4hofgiV9nQb9w4TmDNz9kCS3Z8CFrESKLgA0xCnfXGDQVmf6fWqE35b4GE0okPNGF67pqUowUbpyu9SJLj4Ds8lh_ORoZUc7k4bI9OCgrIuBpeeSAQiEGaM/s320/giorni_giapponesi_small.jpg" /></a><strong>Giorni Giapponesi</strong>, di Angela Terzani Staude</div><div><br /><br /><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtgERFpM3pNjtc8EGijCw8uolkQ3proD4sfpjjbE830i8-BxmpiXqUXTUdmu1Y3bBds7bP-DVWbHVueuG6hrEn6jgXn1Mw5uYtpwiBiwT3aBbB_7rRToQyEwiKTZpjUow3C86R-2l0yjs/s1600-h/ebano_small.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 34px; FLOAT: left; HEIGHT: 55px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436232560445988546" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtgERFpM3pNjtc8EGijCw8uolkQ3proD4sfpjjbE830i8-BxmpiXqUXTUdmu1Y3bBds7bP-DVWbHVueuG6hrEn6jgXn1Mw5uYtpwiBiwT3aBbB_7rRToQyEwiKTZpjUow3C86R-2l0yjs/s320/ebano_small.jpg" /></a><strong>Ebano</strong>, di <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Ryszard%20Kapuscinski">Ryszard Kapuscinski</a></div><div><br /><br /><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPbsUVDpPDIrWg9hbXicnQIU8r4gi08B7RDP-zcpiD1OfaVfyEZlgFtaUdbXIoz5Uoc2ImxhVL09lHz5TLe9eS4BJ8nMhtOOVc-6QLySYbMymaEZxrBSxS1Vgc3TADYgKwRuQM4JXNCtI/s1600-h/ombre_via_seta_small.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 35px; FLOAT: left; HEIGHT: 55px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436232824768436754" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPbsUVDpPDIrWg9hbXicnQIU8r4gi08B7RDP-zcpiD1OfaVfyEZlgFtaUdbXIoz5Uoc2ImxhVL09lHz5TLe9eS4BJ8nMhtOOVc-6QLySYbMymaEZxrBSxS1Vgc3TADYgKwRuQM4JXNCtI/s320/ombre_via_seta_small.jpg" /></a><strong>Ombre sulla via della seta</strong>, di Colin Thubron</div><div><br /><br /><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidmZjg7VzXqcMVTd3Jq1bnGVamS2VIfguWTmJRK0-jObnFAMaPcy8P5QMmrk2lMJxDW1_NmS1oPrpvFdGjSojPRHZHEPiP9gUBdi8MyO_tSdXuAD4ugMtMlfLeZG7k1FkFeoN1youRs_E/s1600-h/strada_bianca_small.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 36px; FLOAT: left; HEIGHT: 55px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436233155627566130" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidmZjg7VzXqcMVTd3Jq1bnGVamS2VIfguWTmJRK0-jObnFAMaPcy8P5QMmrk2lMJxDW1_NmS1oPrpvFdGjSojPRHZHEPiP9gUBdi8MyO_tSdXuAD4ugMtMlfLeZG7k1FkFeoN1youRs_E/s320/strada_bianca_small.jpg" /></a><strong>Strada bianca per i monti del Cielo</strong>, di Mario Biondi</div><div><br /><br /><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMlp7LzKezZr_pLxbQz8Wqp3u0ffnmP4qODe1PdYlPqhBkMASi4m6zM3TUyBM17s6kL9WuzNkdP9SXAPCioU_Gln-Qel8fnRBaX9fbmjk7kBTVq-IB3WKYpWiWIhjGryVlLdGlpGfbrkA/s1600-h/brum_small.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 36px; FLOAT: left; HEIGHT: 55px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436233605030947266" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMlp7LzKezZr_pLxbQz8Wqp3u0ffnmP4qODe1PdYlPqhBkMASi4m6zM3TUyBM17s6kL9WuzNkdP9SXAPCioU_Gln-Qel8fnRBaX9fbmjk7kBTVq-IB3WKYpWiWIhjGryVlLdGlpGfbrkA/s320/brum_small.jpg" /></a><strong>Brum brum. 254.000 km in Vespa</strong>, di <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Giorgio%20Bettinelli">Giorgio Bettinelli</a></div><div><br /><br /><br /></div><div><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 35px; FLOAT: left; HEIGHT: 55px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436233378666810770" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHbAqows4Lr86ngi6zZ8PXHIMgnc2GFwAV_AEx6jxdBzqRofm4wi3sWk9j_-zOR9eYI9eyfHRJ1d01AeeArhDmsT5236MnXv2BkmZpD2oX45MXHjhmZWWh0owvWGg0XtcvoC6biae2ers/s320/fantasmi_small.jpg" /><strong>Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia</strong>, di <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Tiziano%20Terzani">Tiziano Terzani</a></div><div><br /><br /><br /></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQXF-GlPL9ewICQiwQ_9E9DdUaISW6FgizYvQmE9Bk3vXnI6Hs3Hd-pjNK5i6PCEryGzicPb9O8WKsPNZiSpAxP-TcXvYVzV4Eo2UCLr0eG-tRa0nRLdsMQxmXNK2XpIj3bT-tPfG0mL8/s1600-h/ritratto_seppia.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 35px; FLOAT: left; HEIGHT: 55px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5436234060784538994" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQXF-GlPL9ewICQiwQ_9E9DdUaISW6FgizYvQmE9Bk3vXnI6Hs3Hd-pjNK5i6PCEryGzicPb9O8WKsPNZiSpAxP-TcXvYVzV4Eo2UCLr0eG-tRa0nRLdsMQxmXNK2XpIj3bT-tPfG0mL8/s320/ritratto_seppia.jpg" /></a><strong>Ritratto in seppia</strong>, di Isabelle Allende</div><div><br /><br /><br /></div><div>Con quale inizio? Ho così tanta scelta! Mi sà che stasera, appena metterò a letto la furfante li piazzerò tutti sul comodino, e poi sceglierò quello che mi ispira di più leggendo le prime 5 frasi!! </div></div></div></div></div></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-85627640629678500752010-02-03T13:54:00.006+01:002010-02-03T14:26:01.463+01:00Vagabonding<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3XfNnnGbaqRZIIJAKthMsSPBZoAgkcFIXXvzMaRfRI7Av6hz5796QP-CioKd8Hm5xQTFBNtDBx4qkjeYh4q1eS-OkQExyvM4xF6oP4kwPgwoIIGTRnETrOFXIPWXs6P5AEkMrxUfHyGI/s1600-h/vagabonding.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 138px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5434007088828495026" border="0" alt="LibriInViaggio - Rolf Potts, Vagabonding" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3XfNnnGbaqRZIIJAKthMsSPBZoAgkcFIXXvzMaRfRI7Av6hz5796QP-CioKd8Hm5xQTFBNtDBx4qkjeYh4q1eS-OkQExyvM4xF6oP4kwPgwoIIGTRnETrOFXIPWXs6P5AEkMrxUfHyGI/s320/vagabonding.jpg" /></a> <a href="http://www.vagablogging.net/">Rolf Potts</a> è un giovane americano che ha deciso di mollare gli ormeggi della quotidianità e <strong>vivere viaggiando</strong>, e questo è il suo primo libro sull'arte del "vagabondare", del viaggiare per il mondo avendo null'altro obbiettivo che quello di...viaggiare! Chi cerca informazioni su doveandarecosafarecosavedere nel suo primo lungo viaggio zaino in spalla non troverà in "Vagabonding" questo genere di informzioni. Niente ostelli economici o voli low budget o come fare a contrattare con i tassisti che non mettono in funzione il taximetro.<br />Questo libro, invece, parte molto prima...è una sorta di <strong>breviario filosofico su come intendere la vita</strong> <strong>e i viaggi</strong> liberandosi di molte convinzioni materialistiche che spesso creano l'ostacolo più grande alla decisione del partire. E poi un insegnamento a guardare la vita con occhi nuovi e a capire che ciò che veramente di prezioso abbiamo è il <strong>TEMPO</strong>, e come decidiamo di spenderlo: chiusi in ufficio 40 ore la settimana, rimanendo incastrati in una serie di impegni che ci generano solo ansia, o scoprendo le meraviglie del mondo, viaggiando e arricchendoci di esperienze? E per chi mi risponde: "ma viaggiare costa e i soldi dove li troviamo???", invito a leggere questo libro e a cercare la meraviglia nella vita di ogni giorno, perchè , ricordiamocelo, <strong>noi vediamo sempre e solo ciò che siamo</strong> e cio che vogliamo vedere.<br /><blockquote><p><em>"Ma oltre al viaggio, il vagabonding è un modo di vedere la vita e sfruttare le molte possibilità offerte dall'informatica per accrescere le proprie alternative personali e non le cose che si possiedono. Il vagabonding mira alla ricerca dell'avvenura nella vita normale e della vita normale nell'avventura. E' un atteggiamento, un interesse amichevole verso la gente, i luoghi e le cose, che fa di una persona un esploratore nel senso più vero e più pieno del termine."</em></p><br /><p><strong>Rolf Potts, "Vagabonding. L'arte di girare il mondo", Ponte alle Grazie.</strong></p></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-39584013397561158442010-01-25T13:19:00.006+01:002010-02-03T14:19:25.878+01:00Case, amori, universi<blockquote><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlCmSs9t7YB6llTMbYXvxVK5TI7r26yhk1SxRQKuFRYEJ1G5ximbkDx82PydaioFH9V52OcfltHfACSJfhhJFNpewymVO0b22NLki7NuJr5hoanykbOn1r7VcLdKbNvnfkGeDXnECQHBI/s1600-h/case_amori_universi.jpg"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlCmSs9t7YB6llTMbYXvxVK5TI7r26yhk1SxRQKuFRYEJ1G5ximbkDx82PydaioFH9V52OcfltHfACSJfhhJFNpewymVO0b22NLki7NuJr5hoanykbOn1r7VcLdKbNvnfkGeDXnECQHBI/s1600-h/case_amori_universi.jpg"></blockquote></a><em></em><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 139px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430658648565492290" border="0" alt="LibriInViaggio - Fosco Maraini, Case Amori Universi" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlCmSs9t7YB6llTMbYXvxVK5TI7r26yhk1SxRQKuFRYEJ1G5ximbkDx82PydaioFH9V52OcfltHfACSJfhhJFNpewymVO0b22NLki7NuJr5hoanykbOn1r7VcLdKbNvnfkGeDXnECQHBI/s320/case_amori_universi.jpg" /> <strong><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Fosco%20Maraini">Fosco Maraini</a></strong> racconta la sua vita: dall'infanzia in Toscana, alla scoperta del Tibet, all'amore per la<strong> montagna</strong> al fascino ermetico del Giappone.<br />Attraverso il suo alter ego Clè, Maraini ci conduce in <strong>un viaggio tra i viaggi che hanno segnato la sua esistenza</strong> e l'hanno plasmata facendolo diventare quel poliedrico personaggio culturale capace di essere etnologo, antropologo, orientalista, viaggiatore, alpinista e fotografo. Un libro che scorre velocemente e fà sembrare una vita ricca di emozioni, scoperte, dolori e gioie un racconto snello e ironico...proprio come suppongo fosse la personalità di Maraini.<br />Il <strong><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Tibet">Tibet</a></strong> è raccontato attraverso la vicenda che lo vide partire nel 1938, assieme a <strong>Giuseppe Tucci il più importante orientalista della sua epoca</strong>, per la sua prima spedizione nel Paese del Tetto del Mondo, in un capitolo ricco di descrizioni della natura e di emozionate scoperte dei tesori artisitici dei templi buddhisti.<br />Ma lo spazio maggiore del libro è dedicato al <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Giappone"><strong>Giappone</strong></a>, ai viaggi di Maraini nell'<strong>Hokkaido</strong> e alla scoperta del popolo degli<strong> Ainu</strong>, agli anni tragici della Seconda Guerra Mondiale e dell'internamento in un campo giapponese di Maraini e della sua famiglia.<br /><blockquote><p><em>"A quei tempi ci volevano dai 34 ai 40 giorni di navigazione per recarsi dall'Italia al Giappone. Certo erano ritmi del tutto diversi da oggi, però, bisogna dirlo, si vedeva tanto mondo, s'imparava vivendola tanta geografia! In un mese si compiva un vero "corso d'Asiologia". Dopo un ultimo saluto al Mediterraneo (Alessandria d'Egitto), si percorreva il canale di Suez, al quale seguivano il mar Rosso (Massaua) e la punta d'Arabia (Aden). Traversato un bel tratto dell'Oceano Indiano, ecco Bombay (India), seguita da Colombo (Sri Lanka, allora Ceylon). Altra traversata dell'oceano Indiano, al quale seguiva una breve visita a Singapore, poi avanti per Manila nelle Filippine, e via per Hong Kong. Ormai con Shanghai ci si sentiva vicini alla meta. Pochi giorni dopo, finalmente, si raggiungeva Kobe o Yokohama, a seconda dei casi, ponendo piede sulle isole del Giappone."</em></p><br /><p><strong>Fosco Maraini, "Case, amori, universi", Oscar Mondadori.</strong></p></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-64623302002125855022010-01-20T20:30:00.006+01:002010-02-03T14:19:01.510+01:00Presentazione dell'ultimo libro di Kapuscinski<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivPgqEbhpE415CBS-aXF-ZOiZkQr7n2MlPcI_ntWsXMaPSDU4HVVRPUz2INKtP-HvZy9csQufLtr37ItoVJQDGoVoZCTjUDeCCKcygLnopSlRUw-Tj67roAHWvVjt8XAe3ymgfbYQ0Dw4/s1600-h/perche_e_morto_karl_von_spreti_line.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 120px; FLOAT: left; HEIGHT: 179px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428907530730335634" border="0" alt="LibriInViaggio - Ryszard Kapuscincki, Perchè è morto Karl Von Spreti" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivPgqEbhpE415CBS-aXF-ZOiZkQr7n2MlPcI_ntWsXMaPSDU4HVVRPUz2INKtP-HvZy9csQufLtr37ItoVJQDGoVoZCTjUDeCCKcygLnopSlRUw-Tj67roAHWvVjt8XAe3ymgfbYQ0Dw4/s200/perche_e_morto_karl_von_spreti_line.jpg" /></a>A tre anni dalla scomparsa dello scrittore polacco esce per la prima volta in Italia il libro <a href="http://www.il-margine.it/index.php/it/i_libri/catalogo/perche_e_morto_karl_von_spreti">PERCHE' E' MORTO KARL VON SPRETI</a>.<br /><br />Pubblicato da una giovane Casa Editrice trentina, <a href="http://www.il-margine.it/index.php/it">Il Margine</a>, "Perchè è morto Karl Von Spreti", è l'ultimo libro edito in Italia di <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Ryszard%20Kapuscinski">Ryszard Kapuscinski</a>, il grande reporter polacco scomparso nel 2007.<br />Di seguito la presentazione tratta dal sito della Casa Editrice:<br /><br />"Era il periodo in cui si intensificavano le lotte partigiane in <strong>America Latina</strong>. Nel 1967 muore Che Guevara e il suo reparto viene sgominato in Bolivia, ma nello stesso tempo esistono ancora dei movimenti guerriglieri negli altri paesi, tra i quali il Venezuela, la Colombia e anche il Guatemala. Uno di questi gruppi guerriglieri, in Guatemala, <strong>assassinò l'ambasciatore della Repubblica Federale della Germania - Karl von Spreti</strong> - nella capitale e quel fatto venne diffuso con grande clamore".<br />Così <strong>Ryszard Kapuscinski</strong>, autore di memorabili reportage dall'Africa, dall'Asia, dal Sudamerica - tradotti in trenta lingue - spiegò il senso di "Perché è morto Karl von Spreti": "Come spesso succede, i massmedia hanno presentato l'evento senza un tentativo di capire di che cosa si trattasse esattamente. Siccome conoscevo il Guatemala, ho scritto un testo che era in un certo senso una polemica contro l'ondata delle assurdità e delle semplificazioni che si erano diffusi nella stampa mondiale. Ho scritto del Guatemala che era ed è ancora uno dei più infelici paesi dell'America Centrale e dell'America Latina, paesi con interminabili dittature, interminabili omicidi, interminabili orrori e povertà. Condannando l'omicidio in sé, ho spiegato in quali circostanze è avvenuto. <strong>Questo libro è contro i tentativi di abbindolamento dell'opinione mondiale da parte di noi - i giornalisti</strong>. I mass media si dedicano più volentieri ad eventi mondiali clamorosi, rumorosi, e troppo poco esplorano il silenzio. Il silenzio è un segnale della tragedia e spesso del crimine. Il silenzio è necessario ai tiranni e agli occupanti."<br /><br />Il libro verrà <strong>presentato in anteprima nazionale lunedì 25 gennaio 2010, ore 20.30</strong> presso il Teatro Cristallo di Bolzano, in collaborazione con Centro per la Pace del Comune di Bolzano.<br />Interverranno Alicja Kapuscinski e Rene Maisner (figlia e moglie del giornalista scomparso), Ennio Remondino, Maurizio Chierici e Grazia Tuzi.<br /><br /><strong>Ryszard Kapuscinski, "Perchè è morto Karl Von Spreti", Il Margine.</strong>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-53724487712469311182010-01-15T14:31:00.007+01:002010-01-15T15:22:39.998+01:00Terremoto ad Haiti/2Ora un piccolo contributo in stile LibriInViaggio per chi <strong>voglia saperne di più su Haiti</strong>, la <strong>nazione più povera di tutte le Americhe</strong> e parte dell'isola Hispaniola su cui approdò Cristoforo Colombo nel 1492. (l'altra metà del'isola è oggi la Repubblica Domenicana).<br /><br /><div><div><div><strong><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7gLnQ1D9aiDq3S7dUd677cjKG6_Qe8u5AMJ5zZnNNXrS_YP8gTb0Hf2IQlMmXWt8Geg-4ckftOkySfQ5Skju2NwrR6yMW6w93U_PfuROyTUd3-Q6yiWKwgYmgnTm2eUITgBjvg2JULOc/s1600-h/isola_dimenticata.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 129px; FLOAT: left; HEIGHT: 200px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5426964621578611634" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7gLnQ1D9aiDq3S7dUd677cjKG6_Qe8u5AMJ5zZnNNXrS_YP8gTb0Hf2IQlMmXWt8Geg-4ckftOkySfQ5Skju2NwrR6yMW6w93U_PfuROyTUd3-Q6yiWKwgYmgnTm2eUITgBjvg2JULOc/s200/isola_dimenticata.jpg" /></a>Gamberini Gabriele, "L'isola dimenticata. Viaggio ad Haiti", EDT.</strong></div><br /><div>L'anima e i colori caraibici, i misteri delle usanze e delle pratiche religiose che sanno ancora di stregoneria, gli scenari paesaggistici in un libro-ritratto che offre anche un approfondimento della situazione storico-politica degli ultimi anni. </div><br /><br /><br /><br /><div></div><div><strong></strong> </div><div><strong>Corallo Alessandro, "Ad Haiti si nasce ultimi. La vera storia di Théophile e di altri bambini", EMI.</strong></div><br /><div>Il racconto inizia nelle periferie di questo paese martoriato, tra i più poveri dell'America Latina. I sentimenti e l'impegno dell'Autore si intrecciano con la <strong>dura vita quotidiana dell'isola</strong>. Ad Haiti ci sono davvero le spiagge incantate dei depliant pubblicitari, ma anche discariche a cielo aperto, miseria, fame, malnutrizione, e malattie come dissenteria, tubercolosi, polmonite, morbillo continuano a seminare morte tra la gente. Su mille nati, il 12% non raggiunge i cinque anni di età. A causa dell'incandescente clima politico e delle violenze che attraversavano il paese, il Ministero degli Esteri italiano consigliava di recarsi ad Haiti solo per ragioni improrogabili. I volontari ne hanno sempre avute a centinaia.</div><br /><div><strong><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj65EFkpU0YjOVh7UHZNHbwExk0q2DWsWx_uxSp80T4oqlNHzqCbqLJgAB4xkMC1sJWLgcEQa1dcIgheaEFo4kk072fZejEu_Nffq1osQXlYKA6uqgfBsjS-kWSl4FoYsjkTvCHIu5_20M/s1600-h/giacobini_neri.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 123px; FLOAT: left; HEIGHT: 200px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5426965029885805682" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj65EFkpU0YjOVh7UHZNHbwExk0q2DWsWx_uxSp80T4oqlNHzqCbqLJgAB4xkMC1sJWLgcEQa1dcIgheaEFo4kk072fZejEu_Nffq1osQXlYKA6uqgfBsjS-kWSl4FoYsjkTvCHIu5_20M/s200/giacobini_neri.jpg" /></a>James Cyril L. , "I giacobini neri. La prima rivolta contro l'uomo bianco", DeriveApprodi.</strong></div><br /><div>Nell'anno 1789 la colonia francese di Santo Domingo nelle Antille francesi forniva alla madrepatria i due terzi del suo commercio internazionale e rappresentava il massimo mercato della tratta europea degli schiavi. Era la colonia più fiorente del mondo, l'orgoglio della Francia e l'invidia di ogni altra nazione imperialista. Nell'agosto del 1791 scoppiò sull'isola la rivolta degli schiavi, che si sarebbe protratta per i successivi 12 anni e sarebbe sfociata, nel 1803, nella dichiarazione d'indipendenza di Haiti. <strong>Storicamente l'insurrezione antillese è la prima rivolta contro la schiavitù a conoscere un esito positivo</strong>; la prima forma di indisciplina di massa contro l'uomo bianco e la sua dominazione coloniale; il primo indelebile scacco degli eserciti nazionali di fronte a una moltitudine di schiavi. Da essa prenderanno le mosse i movimenti di liberazione nazionale che hanno, nel corso del XIX e XX secolo, progressivamente smantellato gli antichi imperi coloniali. A questa rivolta, e al suo principale protagonista Toussaint Louverture, guarderanno tutti i rivoluzionari che nell'arco dei due secoli si sono battuti per la liberazione delle popolazioni oppresse del Sud del mondo. Toussaint Louverture, l'ex schiavo nero che guiderà la sommossa contro gli eserciti europei, diventa così l'emblema di un'esperienza a cui guardare anche oggi, alla luce dei fallimenti di quei movimenti di liberazione nazionale che con tanta forza si opposero al colonialismo.</div><br /><div><strong>Campione Francesco P., "Fer Forgè. Battito di Haiti", Skira.</strong></div><br /><div>La realtà sociale dell'isola Caraibica, con i suoi drammi e la sua povertà, ma anc<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs0pAECHwK9ns3Z9Mfd9RzyVaXsOFzKjT7aZQu3sMzFXpWWjeYj6GuUGa2S7bUWWyDAdE_5Y3ryZKZZgAuoKh-jjuMmobYjlanujAR5pqEMnEgWg5OQVfLqa3QwQFCES8yrtUTrzUjaz8/s1600-h/fer_forg%C3%A8.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 150px; FLOAT: right; HEIGHT: 171px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5426965282139975250" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs0pAECHwK9ns3Z9Mfd9RzyVaXsOFzKjT7aZQu3sMzFXpWWjeYj6GuUGa2S7bUWWyDAdE_5Y3ryZKZZgAuoKh-jjuMmobYjlanujAR5pqEMnEgWg5OQVfLqa3QwQFCES8yrtUTrzUjaz8/s200/fer_forg%C3%A8.jpg" /></a>he il suo straordinario talento e la sua grande voglia di rinascere, nel catalogo dell'esposizione alla Triennale di Milano. Grandi sculture di metallo ritagliato, battuto e inciso che richiamano angeli, sirene, figure ispirate al vudù, al fianco di giganteschi e coloratissimi alberi. Ma anche belve feroci, caricature, demoni, realizzate con la tecnica della cartapesta, per passare alle fotografie che ritraggono la realtà di un'isola che viene definita come "Inferno Haiti", sopravvissuta a dittature crudeli e a una povertà per la quale è stata coniata la definizione di "Quarto Mondo". Tutto questo rappresenta il cuore di "Fer Forgé. Battito di Haiti", <strong>ideata dalla Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus</strong>, che da anni è impegnata in <strong>progetti a sostegno dei bambini di Haiti</strong>, e promossa da Nescafé (nell'ambito del Nescafé Street Art Project) con l'obiettivo di far conoscere la cultura e la creatività del Paese e sostenere un importante progetto che la Fondazione sta portando avanti: "Francisville - Città dei Mestieri", un centro di formazione che consentirà di insegnare un mestiere e dare lavoro a centinaia di ragazzi e di salvare migliaia i bambini.</div><br /><div></div><br /><div>Fonte: sito <a href="http://www.blogger.com/www.ibs.com">ibs.it</a></div></div></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-39688536178494203202010-01-15T13:10:00.010+01:002010-01-15T15:09:58.071+01:00Terremoto ad Haiti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkSfXoyJL4l-6-8ipkVGFU6W3vwO6hudD5LDORnuMeuq97_0Ly4EbED5J66ISu7csQXNGmtCpda2ZrsvBhihHG7nzOLxSyc1q1d17_ejwAg_KR0buGoC8_wtFvVrrCZqvFHFLOhTOR3hg/s1600-h/haiti.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; FLOAT: left; HEIGHT: 213px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5426943122400701298" border="0" alt="Terremoto ad Haiti" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkSfXoyJL4l-6-8ipkVGFU6W3vwO6hudD5LDORnuMeuq97_0Ly4EbED5J66ISu7csQXNGmtCpda2ZrsvBhihHG7nzOLxSyc1q1d17_ejwAg_KR0buGoC8_wtFvVrrCZqvFHFLOhTOR3hg/s320/haiti.jpg" /></a> <div>Di fronte alle immagini della catastrofe che passano in Tv e si trovano in internet non potevo non postare nulla in merito al <strong>terremoto di Haiti</strong>. Secondo l'Onu e la Croce Rossa più di un terzo della popolazione hanno perso la vita a causa del sisma (circa <strong>3,5 milioni di persone</strong>); mentre per chi rimane <strong>la situazione è tragica</strong>: l'acqua e il cibo scarseggiano, le salme si ammassano ai lati delle strade, o di ciò che ne rimane, è rimasto in piedi un solo ospedale, che ormai non hai più posti, e c'è necessità di apparecchiature e di personale medico. Naturalmente ora la cosa più importante è <strong>portare un po' di aiuto</strong> a quella che già è l'isola più povera delle Americhe. </div><div><br /><a href="http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_13/haiti-macchina-aiuti_6f61e3c2-004d-11df-b35f-00144f02aabe.shtml"><strong>QUI</strong></a> un link con alcune delle possibilità di aiuto organizzate in Italia (fonte Corriere.it).</div><div> </div><div></div><div></div><div>E qui di seguito altre possibilità che ho trovato in rete:</div><div></div><div></div><div></div><div></div><div>1) La sottoscrizione aperta dalla <strong>onlus Mediafriends</strong> che attraverso un sms da qualsiasi operatore al numero <strong>48541</strong> consente di donare 2 euro.</div><div></div><div></div><div></div><div></div><div>2) <strong>L'arcivescovo di Milano, Tettamanzi e il sindaco di Milano Letizia Moratti</strong>, hanno unito le loro voci davanti alla tragedia del terremoto di Haiti sia il Comune che la Curia hanno già versato 100mila euro, ciascuno: la diocesi nel conto corrente della <strong>Caritas Ambrosiana</strong> (IT16P0351201602000000000578), Palazzo Marino nel conto speciale Milano per Haiti, acceso presso Banca Intesa (IT94L0306901783100000000069).<br />3) Le <strong>organizzazioni non governative italiane</strong> riunite sotto la sigla <strong>Agire</strong> hanno deciso di lanciare una raccolta fondi per finanziare i soccorsi alle popolazioni di Haiti. Si può donare con un sms al 48541 o con carta di credito al numero verde 800.132870; versamento sul conto corrente postale n. 85593614, intestato ad AGIRE onlus, via Nizza 154, 00198 Roma, causale Emergenza Haiti; bonifico bancario sul conto BPM - IBAN IT47 U 05584 03208 000000005856. Causale: Emergenza Haiti. Donazioni on line dal sito internet <a href="http://www.agire.it/"><strong>wwww.agire.it</strong> </a></div><div></div><div></div><div></div><div></div><div>4) Il <strong>Sermig di Torino</strong> raccoglie generi di prima necessità per portare un primo aiuto alla popolazione di Haiti. Si raccolgono in particolare prodotti alimentari a lunga conservazione, prodotti igienici e disinfettanti. Per aiuti in denaro è stato predisposto dal Sermig un conto corrente postale (numero 29509106) intestato a Sermig, piazza Borgo Dora 61, 10152 Torino. La causale è "Terremoto Haiti".</div><div></div><div></div><div></div><div></div><div>Immagine: Twitter.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-60118245552675805082010-01-05T14:16:00.005+01:002010-01-05T14:55:01.874+01:00L'incontro mancato. Turisti, nativi, immagini<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiECrUxCWIs02or3qvuJgaeCPkP3q0UsXwMW86_HaTQ-e9i07jSYGXCazHJpjI70P-G0jSpx-Y4NddYj1m0XQi-IKyU4UoJBuDy2HJop-Fm48LP14YWHBoYmbirIvN9djYah1dbKtJ142k/s1600-h/incontro_mancato.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 129px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5423248484239137522" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiECrUxCWIs02or3qvuJgaeCPkP3q0UsXwMW86_HaTQ-e9i07jSYGXCazHJpjI70P-G0jSpx-Y4NddYj1m0XQi-IKyU4UoJBuDy2HJop-Fm48LP14YWHBoYmbirIvN9djYah1dbKtJ142k/s320/incontro_mancato.jpg" /></a> Quando partiamo per un viaggio solitamente sappiamo già cosa vogliamo vedere e cosa vedremo, chi incontreremo, cosa mangeremo, che monumenti visiteremo, che paesaggi naturali ci aspettano. Insomma partiamo con un'idea chiara, con un <strong>immaginario forte e consolidato</strong> dalle numerose notizie e immagini che reperiamo su internet, tramite libri, guide, depliant.<br />E per quano riguarda l'incontro con un'altra cultura, un altro popolo? Se partiamo con un pacchetto all inclusive sappiamo che saremo coccolati e guidati e che il nostro <strong>incontro con l'"altro"</strong> avverrà in un ambiente protetto, in un ritaglio del nostro programma di viaggio, magari alla voce, "balli e canti tradizionali", o quant'altro. Se facciamo, invece, un viaggio zaino in spalla, in autonomia, solitamente siamo alla ricerca di un maggiore contatto con gli uomini e le donne del Paese che visitiamo, anzi, lo ricerchiamo attivamente. <strong>Ma siamo sicuri di ricercare un incontro vero?</strong> o siamo solo alla ricerca di quelle immagini che si sono formate dentro di noi dalla lettura di libri o dalla visione di immagini su internet? ovvero siamo solo alla ricerca di conferme, perchè i Masai si vestono così e vivono colà e noi dobbiamo vederli così e colà? E loro, i nativi, dato che sanno noi turisti cosa vogliamo vedere, mettono insieme delle simpatiche scenette a nostro uso e consumo e poi si comportano diversamente o sono proprio così? Ovvero, quanto noi turisti ci muoviamo nella "bolla ambientale" creata a nostro uso e consumo e quanto riusciamo ad uscirne per comprendere la relatà dei luoghi che visitiamo?<br /><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Marco%20Aime">Marco Aime</a> in questo libricino piccolo piccolo, ma denso di spunti di riflessione, ci mette di fronte a questi quesiti. Proprio oggi che tanto parliamo di <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Turismo%20responsabile">turismo responsabile</a> ed etico, fermianoci un momento a riflettere su fino a che punto veramente ricerchiamo un incontro con l'"altro", oppure quanto vogliamo solo soddisfare un nostro bisogno di ricerca di autenticità...autenticità reale o autenticità immaginata?<br /><br /><blockquote><p><br /><em>"Il turismo esotico in genere è caratterizzato da tre paradossi: l'impossibile ricerca dell'autenticità; un certo fondo di paura; lo spazio vuoto dell'incontro; la cosideta "bolla ambientale". Quest'ultima è il prodotto di tutti gli sforzi messi in atto dai molti mediatori che accompagnano il turista (dal tour operator alla guida locale) per attenuare lo shock dell'incontro: incontrare l'Africa, l'Asia o l'Australia senza mai provarle pienamente."</em></p><br /><p><strong>Marco Aime, "L'incontro mancato. Turisti, nativi, immagini", Bollati Boringhieri.</strong></p></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-78065199097084246572010-01-01T17:21:00.002+01:002010-01-01T21:30:46.890+01:00Buon Anno!!Buon 2010 a tutti! Tanti auguri di buoni viaggi e buone letture!<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/TpngkIx7uBE&hl=it_IT&fs=1&"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/TpngkIx7uBE&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-27177132755939974592009-12-27T21:04:00.005+01:002009-12-27T21:43:31.404+01:00Steve McCurry: Sud-Est<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8KVKofIJ4VwblO35CLkkirND3N3LFnj3nynoisEl7nzuafEYdF8YxVO2hQA0DZkbJPUqLT5vATZh0lPd6v30yNfOF2nhvfDT-XQQyS4CrtT8Q5V0iACMRMK_B6VxzbBKBJ1vuFpneP1I/s1600-h/stevemccurry.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 214px; FLOAT: left; HEIGHT: 320px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5420010914338320434" border="0" alt="Steve McCurry - Afghan Girl" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8KVKofIJ4VwblO35CLkkirND3N3LFnj3nynoisEl7nzuafEYdF8YxVO2hQA0DZkbJPUqLT5vATZh0lPd6v30yNfOF2nhvfDT-XQQyS4CrtT8Q5V0iACMRMK_B6VxzbBKBJ1vuFpneP1I/s320/stevemccurry.jpg" /></a><strong><a href="http://www.stevemccurry.com/main.php">Steve McCurry</a></strong> è uno dei fotografi contemporanei più apprezzati al mondo- a lato vedete una delle sue immagini più famose, ormai un'icona della fotografia -premiato già due volte con il <strong>World Press Photo Awards</strong>, il premio Nobel della fotografia. <div><div></div><div>Visti i giorni di festa, che molto spesso significano anche un po' di ferie, il mio consiglio è di approfittarne per organizzare una giornata un po' diversa e andare a <strong>Milano a Palazzo della Ragione, dove, fino al 31 gennaio 2010</strong>, è allestita una mostra del titolo <strong><a href="http://www.stevemccurrymilano.it/index.php">Steve McCurry: Sud-Est</a>.</strong></div><div><strong></strong></div><div>La mostra raccoglie quasi 200 scatti del grande fotografo che conducono il visitatore in un viaggio alla scoperta dell'identà di paesi come l’<strong>Afghanistan</strong>, l’<strong><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/India">India</a></strong>, il <strong><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Tibet">Tibet</a></strong>, la <strong><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Birmania">Birmania</a></strong>. Un incontro con l'"Altro", con i popoli del Sud Est del mondo colti nella loro bellezza, drammaticità e gioia, grazi all'occhio di un grande fotografo che, sopra ogni cosa, ha sempre puntato il suo obbiettivo sulla <strong>dignità e il rispetto per l'uomo</strong>.</div><div>Per chi durante questi giorni di festa non ha organizzato nessun viaggio, mi sembra un'occasione straordinaria per poter vedere da vicino le opere di un grande maestro della fotografia, e cercare di comprendere attraverso le sue immagini i luoghi del Sud Est del mondo e gli uomini che lo abitano.</div><div></div><div>INFORMAZIONI: <a href="http://www.stevemcurrymilano.it/">http://www.stevemcurrymilano.it/</a></div></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-38992631840371294212009-12-26T14:49:00.004+01:002010-02-03T21:52:03.226+01:00Parole in ViaggioUN VIAGGIO DI MILLE MIGLIA COMINCIA SEMPRE CON UN PICCOLO PASSO.<br /><br /><strong>Sun Tsu, filosofo cinese</strong>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-35380748570140908552009-12-24T20:54:00.003+01:002009-12-24T21:09:31.215+01:00Buon Natale!!!!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM78YjmFGaxZZgWRoeakAmGcN4h3ECv5glpWXhyx0jSr4QdUNDVRF7jiK8hqC9ldzB0JskxA1T2OfhrG9oKXNy5ANnfFG6Cb_ikYVv-9GYkQWzE58cYas0KwPdCojZQwEHhSiOyQJ-2k4/s1600-h/medium_babbo-natale-buone-feste.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 259px; DISPLAY: block; HEIGHT: 320px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5418897341044062850" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM78YjmFGaxZZgWRoeakAmGcN4h3ECv5glpWXhyx0jSr4QdUNDVRF7jiK8hqC9ldzB0JskxA1T2OfhrG9oKXNy5ANnfFG6Cb_ikYVv-9GYkQWzE58cYas0KwPdCojZQwEHhSiOyQJ-2k4/s320/medium_babbo-natale-buone-feste.jpg" /></a><br /><p align="left">Ci siamo... è la Vigilia! Allora non mi resta che augurare un buonissimo Natale a tutti!!!</p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-30742232462002889782009-12-21T18:08:00.005+01:002009-12-26T14:45:22.598+01:00Trofei di viaggio<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRRMhD5Xx-HHR0aEm1PHM23fPPp_7wqg2h-frQbjBghYuZsSUCJDtzhmYpgEt_atdxzH4r-CiKGMvl-yKSrgBvQ4n_HgE0YGJGLSAli3TkxUI_Az-jEpPXe9xW8qmud-C2DxPcJ_C732M/s1600-h/trofei_viaggio.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 141px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5417740659530192466" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRRMhD5Xx-HHR0aEm1PHM23fPPp_7wqg2h-frQbjBghYuZsSUCJDtzhmYpgEt_atdxzH4r-CiKGMvl-yKSrgBvQ4n_HgE0YGJGLSAli3TkxUI_Az-jEpPXe9xW8qmud-C2DxPcJ_C732M/s320/trofei_viaggio.jpg" /></a> Ironico, sarcastico a volte, ma <strong>divertente, molto divertente</strong>! Tra gondole elettriche, cartoline, riproduzioni di monumenti (ci metterei anche il duomo di Milano... hihi), palline con la neve e finte macchine fotografiche, <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Duccio%20Canestrini"><strong>Duccio Canestrini</strong></a> presenta un excursus sui vari souvenirs e sul loro significato.<br />Perchè noi tutti desideriamo portare a casa qualcosa del posto che abbiamo visitato, è la prova inconfutabile che ci siamo stati! E poi è il classico regalo del dopo-vacanza a parenti, amici, colleghi etc.!!! Regalo ... o piuttosto piccolo momento di gloria personale su chi è rimasto a casa: "guarda un po' cosa ti ho portato!" Già perchè<strong> chi viaggia suscita sempre ammirazione</strong> e un po' di invidia, no?<br /><br /><blockquote><p><br /><em>"Che il souvenir sia di piccola taglia non è affatto secondario. La piccolezza del souvenir nasce per una questione pratica di trasportabilità. Le dimensioni di picozze, mascherine, barchette, boccalini, monumentini ecc., sono dettate da quelle dei bauli di una volta e delle Samsonite del giorno d'oggi."</em></p><p><strong>Duccio Canestrini, "Trofei di viaggio. Per un antropologia del souvenir", Bollati Boringhieri.</strong></p></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-92147941290542025162009-12-18T12:39:00.008+01:002009-12-26T21:20:01.368+01:00Anatomia dell'irrequietezza<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVaOFbLBYrASMGOTSQNjFzsZYS8SC7mLOf1qjkWQHkvS9C2VekW8SH8rUWeuy3zBS0ITYhlGkcSYLqmNGwciXGkFqNAGYkIOJx5Bu0PGHDLa4wjy3-pHXb4Valiri4xSVpfg6TvqyCUj4/s1600-h/anatomia_irrequietezza.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 140px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5416546084105107058" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVaOFbLBYrASMGOTSQNjFzsZYS8SC7mLOf1qjkWQHkvS9C2VekW8SH8rUWeuy3zBS0ITYhlGkcSYLqmNGwciXGkFqNAGYkIOJx5Bu0PGHDLa4wjy3-pHXb4Valiri4xSVpfg6TvqyCUj4/s320/anatomia_irrequietezza.jpg" /></a> In questo libro postumo sono raccolte lettere, saggi, recensioni, scritti e racconti del <strong>"nomade" </strong><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Bruce%20Chatwin"><strong>Bruce Chatwin</strong></a>, tutti permeati lievemente o marcatamente della famosa <strong>citazione di Pascal</strong> secondo il quale l'uomo non è fatto per starsene tranquillo in una stanza.<br /><br />Allora ecco che l'irrequieto Chatwin compare in questo libro sotto molti aspetti, come giornalista, scrittore, viaggiatore, amico e sempre si chiede <strong>cosa spinga un uomo a viaggiare</strong>, perchè si viaggia.<br />Belle domande, vero? Ognuno di noi che ama partire ed andare incontro all'altro, al diverso ha le proprie motivazioni! In questo libro troverete un inno al nomadismo, alla curiosità per il mondo, alla figura di Chatwin sia per chi non lo conosce, sia per chi ha già letto alcuni suoi libri.<br /><br /><blockquote><p><br /><em>"Io preferisco lo scetticismo cosmopolita di Montaigne. Per lui il viaggio era "un utile esecizio; la mente è stimolata di continuo dall'osservazione di cose nuove e sconosciute ... Nessun proposizione mi stupisce, nessuna credenza mi offende, per quanto contraria alle mie ... I selvaggi che arrostiscono e mangiano i corpi dei loro morti mi scandalizzano meno di coloro che perseguitano i vivi." L'abitudine, egli dice, e la fissità degli atteggiamenti mentali ottundono i sensi e nascondono la vera natura delle cose. L'uomo è naturalmente curioso."</em></p><br /><p><strong>Bruce Chatwin, "Anatomia dell'irrequietezza", Gli Adelphi.</strong></p></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-51277469666858182092009-12-14T11:37:00.011+01:002009-12-18T12:39:12.750+01:00A Natale regalo...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBGfGBlWupjB1BsgG5DVltnsbinVhAZXsWtyresRELNkPs0o2fDw5yWSPPhucY2Uq21C4RYiAXEAKAVjY849EG86RdatyFAHbgNSb8aAf92GOORAXqv8HRJWYe-oyyCI3M_lgczS8sNs0/s1600-h/isola_sotto_mare.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 141px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5415062419274022210" border="0" alt="LibriInViaggio - Isabelle Allende, L'Isola sotto il Mare" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBGfGBlWupjB1BsgG5DVltnsbinVhAZXsWtyresRELNkPs0o2fDw5yWSPPhucY2Uq21C4RYiAXEAKAVjY849EG86RdatyFAHbgNSb8aAf92GOORAXqv8HRJWYe-oyyCI3M_lgczS8sNs0/s320/isola_sotto_mare.jpg" /></a> Cosa c'è di più bello che ricevere un libro per Natale? Personalmente i libri sono i regali che amo di più! Allora, dato che tutti danno consigli su cosa regalare a natale, ecco qualche indicazione anche da parte mia! ;)<br />E' uscito da poco il nuovo romanzo di <a title="Link esterno, si apre in una nuova finestra" href="http://www.isabelallende.com/" target="_blank">Isabelle Allende</a>, <strong>"L'isola sotto il mare"</strong>. E' la storia di Zarité Sedella, detta Tété, raccontata a cavallo del Diciottesimo secolo ed ambientata dell'isola di Santo Domingo. Attraverso la storia di Tètè, che da schiava e dopo molte ingiustizie e soprusi diviene una donna libera, la Allende racconta la storia <strong>dell'identità latinoamericana moderna</strong>, formatasi tra soldati europei, cocotte mulatte, pirati, schiavi neri e signori bianchi e inevitabilmente legata all'insurrezione contro le ingiustizie. Ottimo regalo a tutti gli amanti della Allende!<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZIDgd6nQ4V8zBFR7APTiJonheT9tfl30EDOKR5X25fGSqTOlx5jZAxfPz6QeI04qY-h6kvZ06Ueycbc6vP_290F3BxjrlDgCSNIcqgX38JXNSL6MhlmJoVrFszip6MDajGRaC31QUmK8/s1600-h/paese_nevi.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 136px; FLOAT: right; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5415064770509276050" border="0" alt="LibriInViaggio - Yasunari Kawabata, Il Paese delle Nevi" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZIDgd6nQ4V8zBFR7APTiJonheT9tfl30EDOKR5X25fGSqTOlx5jZAxfPz6QeI04qY-h6kvZ06Ueycbc6vP_290F3BxjrlDgCSNIcqgX38JXNSL6MhlmJoVrFszip6MDajGRaC31QUmK8/s320/paese_nevi.jpg" /></a><br />Se, invece, conoscete qualcuno fissato con il <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Giappone">Giappone</a>, consiglio <strong>Yasunari Kawabata</strong>, primo giapponese ad aver ottenuto il Nobel per la letteratura. Alcuni suoi romanzi sono: "Il Paese delle Nevi", "Mille gru", "Bellezza e tristezza". Kawabata era molto influenzato dal buddhismo giapponese e la sua prosa è rarefatta, fatta di immagini frammentarie, di sensazioni mediante le quali racconta la realtà. O anche il bellissimo<strong>"Libro d'Ombra"</strong> di <strong>Junichiro Tanizaki</strong>, elogio della civiltà nipponica tradizionale contro l'occidentalizzazione sfrenata.<br /><br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv0HiF79iYHLRSEsmAUBQRHZs_AWvpBJIll6u4f22iyNyOmCKlZLOxsPTfgd0AQVG3k85bv_GnVPQ5AWmQtk0oa3I3N68u1FjxHdAjgRoorPntIworcUXWfoq_H3WAS_XQDmcuvFxAZ-0/s1600-h/marco_polo.jpg"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv0HiF79iYHLRSEsmAUBQRHZs_AWvpBJIll6u4f22iyNyOmCKlZLOxsPTfgd0AQVG3k85bv_GnVPQ5AWmQtk0oa3I3N68u1FjxHdAjgRoorPntIworcUXWfoq_H3WAS_XQDmcuvFxAZ-0/s1600-h/marco_polo.jpg"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5j7bMhdtu3_oYDHSc8UPO_wb6eZC06xlppa1n8E5-x-MO9yppt8Z2Z9LAbhiN8K3cNPqhDBbfUJ80gok4xsBu2Nn8aY4uf1rZc7wjGn_hGEiFiwlxQspAaWI6no5g_6IW12mif99CPeE/s1600-h/marco_polo.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 147px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5415064345154047026" border="0" alt="LibriInViaggio - Rolf Potts, Marco Polo non c'è mai stato" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5j7bMhdtu3_oYDHSc8UPO_wb6eZC06xlppa1n8E5-x-MO9yppt8Z2Z9LAbhiN8K3cNPqhDBbfUJ80gok4xsBu2Nn8aY4uf1rZc7wjGn_hGEiFiwlxQspAaWI6no5g_6IW12mif99CPeE/s320/marco_polo.jpg" /></a>Se, invece, volete dei bei libri di viaggio sul <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Medio%20Oriente">Medio Oriente</a> e l'Asia Centrale allora suggerisco <strong>Colin Thubron</strong>, scrittore e viaggiatore inglese. Alcuni titoli sono: "Ombre sulla via della seta" e "Il cuore perduto dell'Asia".<br />Sempre in tema di scrittori-viaggiatori o viaggiatori-scrittori, <strong>Rolf Potts</strong> e il suo vagabondare per il mondo zaino in spalla, è uscito a luglio con un nuovo libro <strong>"Marco Polo non c'è mai stato"</strong>, raccolta di alcune sue esperienze di viaggio.<br /><br /><br /><br /><br /><br />Se, invece, conoscente qualcunio amante della montagna e dell'alpinismo, l'ultimo libro di <strong><a title="Link esterno, si apre in una nuova finestra" href="http://www.reinhold-messner.de/" target="_blank">Reinhold Messner</a>, "Grido di pietra. Cerro Torre la montagna impossibile"</strong>, fà al caso vostro. E' la ricostruzione della prima ascesa al Cerro Torre, montagna della <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Argentina">Patagonia</a>, ad opera di Cesare Maestri e durante la quale perse la vita il suo compagno di scalata Toni Egger. Maestri raggiunse veramente la vetta? e come morì Egger? Messner ricostruisce i fatti del 1959.<br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-bjHSlxVxKEnIwP6Samk5N2NEGJg00UClb83E9_xunl8kYJtell6XG2MNocqaYXJ8uG2hRby5tBjrBastmg8EMK-JoM2zz8BlYudoaqWnLn7ZH9i_QAXIDz6NDoG6W2gIf6m2sZYAQbQ/s1600-h/terre_avventura.jpg"><img style="MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 144px; FLOAT: right; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5415076337540753106" border="0" alt="LibriInViaggio - Folco Quilici, Terre d'avventura" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-bjHSlxVxKEnIwP6Samk5N2NEGJg00UClb83E9_xunl8kYJtell6XG2MNocqaYXJ8uG2hRby5tBjrBastmg8EMK-JoM2zz8BlYudoaqWnLn7ZH9i_QAXIDz6NDoG6W2gIf6m2sZYAQbQ/s320/terre_avventura.jpg" /></a><br />Per gli avventurosi, reali o pantofolai, <strong>Folco Quilici "Terre d'avventura"</strong>,un viaggio nei cinque continenti: sulle orme delle ultimi tigre del Bengala alle foci del Gange; insieme ai garimpeiros in cerca di diamanti nei fiumi disseccati dell'Amazzonia; tra gli uomini e le donne delle ultime etnie primitive; accanto ai cacciatori di materie prime preziose nel Sahara o nei laghi salati delle Ande. Un mosaico di esperienze, una incastrata nell'altra, sempre motivo di stupore, di entusiasmo e paura, e sempre spunto di riflessione. Il testo presenta conversazioni con personaggi come Claude Lévi-Strauss e Jean Rouch, lo storico Fernand Braudel e i geografi Giorgio Mannelli e Claude Spaak. (tratto da <a href="http://www.lafeltrinelli.it/">http://www.lafeltrinelli.it/</a>)<br /><br /><br />Infine per chi ama l'America, <strong>"Il vento viene da ovest"</strong>, di <strong>Sandor Marai</strong> (uno dei miei autori preferiti!). Lo scrittore ungherese racconta in questo libro il suo viaggio tra Stati Uniti e Messico compiuto nel 1959 e presenta acute osservazioni, ancora attuali, sui comportamenti degli americani.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-82920436696297568532009-12-09T11:49:00.009+01:002009-12-26T14:46:12.788+01:00Diario Dogon<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAm9iRba5huJbkxRvr_gBCQdScXCWtpwSbFhavD58hU7U4t7iqgFdJKv8UT3b6Kn4GGYYHuQn82Noe3bFvliYL5vS5BhZ6tO-T_PPWUi4JedPpfrvIc4AtNaTvK0GDVQD1gsIKsVaImFA/s1600-h/diario_dogon.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 145px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5413193216459109266" border="0" alt="LibriInViaggio - Marco Aime, Diario Dogon" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAm9iRba5huJbkxRvr_gBCQdScXCWtpwSbFhavD58hU7U4t7iqgFdJKv8UT3b6Kn4GGYYHuQn82Noe3bFvliYL5vS5BhZ6tO-T_PPWUi4JedPpfrvIc4AtNaTvK0GDVQD1gsIKsVaImFA/s320/diario_dogon.jpg" /></a> <strong>Marco Aime</strong>, docente di antropologia culturale presso l'Università di Genova, racchiude in questo libro le esperienze scaturite dal suo primo viaggio in Mali alla ricerca dei <strong>Dogon</strong>, popolo misterioso e affascinate, animista e analfabeta; sulla scia della lettura di "Dio d'acqua" di Marcel Griaule. Il libro è tanto leggero in termini di consistenza fisica, un centinaio di pagine o giù di lì, quanto pregno e pesante in qualità di temi trattati. Non vi è, infatti, solo la descrizione di un viaggio in <a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Africa">Africa</a>, nella <strong>terra arida del Mali</strong> alla ricerca dei Dogon, della loro cultura, della loro diversità e del loro esotismo magico che affascina etnografi e turisti, ma anche una descrizione dei turisti occidentali stessi, di ciò che ricercano e di ciò che si aspettano di trovare in Africa.<br />Tra esostismo a volte accentuato, se non forzato, dai Dogon stessi per dare ai turisti coiò che si aspettano sfogliando i cataloghi di viaggi, e la ricerca dei turisti di un contatto con una società arcaica, legata alla natura e ai suoi ritmi, per assecondare il loro desiderio di diversità, appaiono in questo interessantissimo libro sullo sfondo l'Africa e i suoi abitanti, impegnati a vivere la propria vita al di là degli stereotipi culturali.<br /><br /><blockquote><p><em>"Chi si reca nel paese dogon spesso vuole appagare il proprio desiderio di diversità. Quanto abbiamo bisogno di un alro che sia davvero tale e lo sia in modo evidente in un'epoca di macdonaldizzazione del mondo? L'omogeneizzazione del mondo mette in crisi le identità e le appartenenze tradizionali. La geometrizzazione del mondo occidentale e l'automazione, frutti dellaciviltà industriale, invadono il nostro quotidiano. Vivere per alcuni giorni senza luce elettrica, andare a piedi seguiti da asini che tirano carretti scricchiolanti, ci riporta ad una sorta di passato mitico che pensiamo di avere perduto."</em></p><p><strong><br />Marco Aime, "Diario Dogon", Bollati Boringhieri.</strong></p></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4443818481601836584.post-90702095157668424042009-12-05T10:50:00.013+01:002009-12-26T21:20:34.693+01:00Il viaggiatore notturno<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfnRpTPUFhl7YuwhLL3kMnjW0HWAEd30XuBBtB0WNGVMaVI8aDdDq95S2S7_qqpfh2TFqlHYliAMKjSTKGwjVTabJkg1XqKuf3_ZBdF9vVOa9s9oY5E2bSu6MsqaRN0al3Qep0QQaUdfI/s1600-h/viaggiatore_notturno.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 138px; FLOAT: left; HEIGHT: 220px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5412174083978558082" border="0" alt="LibriInViaggio - Maurizio Maggiani, Il viaggiatore notturno" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfnRpTPUFhl7YuwhLL3kMnjW0HWAEd30XuBBtB0WNGVMaVI8aDdDq95S2S7_qqpfh2TFqlHYliAMKjSTKGwjVTabJkg1XqKuf3_ZBdF9vVOa9s9oY5E2bSu6MsqaRN0al3Qep0QQaUdfI/s320/viaggiatore_notturno.jpg" /></a> Il deserto dell'Hoggar in <strong><a href="http://libriinviaggio.blogspot.com/search/label/Africa">Africa</a></strong> e i boschi della <strong>Carnia</strong>, la guerra in <strong>Bosnia</strong> e le valli del <strong>Caucaso</strong>: luoghi diversi uniti in questo racconto di racconti che è la riflessione di un uomo sul migrare umano e animale, sull'eterna ricerca che spinge ogni viaggiatore, ogni uomo, ad andare costantemente e tenacemente avanti.<br />Insomma non è proprio un libro di viaggio, ma le <strong>descrizioni del deserto</strong> sono meravigliose e gli spunti di riflessione moltissimi, magari alcuni nascosti ad una prima veloce lettura; e allora il gioco potrebbe essere lasciarsi andare a gustare lentamente un libricino piccolo, ma che può insegnare moltissimo se letto e ascoltato con lentezza.<br /><blockquote><p><em></em></p><p><em>"Non cedere alla tentazione di fermarsi è ciò che dà senso all'andare, ciò che lo rende veramente utile e veramente bello."</em></p><p><strong><br />Maurizio Maggiani, "Il viaggiatore notturno", Feltrinelli.</strong></p><p><em></em></p></blockquote>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03858074170801591703noreply@blogger.com0