5 gennaio 2010

L'incontro mancato. Turisti, nativi, immagini

Quando partiamo per un viaggio solitamente sappiamo già cosa vogliamo vedere e cosa vedremo, chi incontreremo, cosa mangeremo, che monumenti visiteremo, che paesaggi naturali ci aspettano. Insomma partiamo con un'idea chiara, con un immaginario forte e consolidato dalle numerose notizie e immagini che reperiamo su internet, tramite libri, guide, depliant.
E per quano riguarda l'incontro con un'altra cultura, un altro popolo? Se partiamo con un pacchetto all inclusive sappiamo che saremo coccolati e guidati e che il nostro incontro con l'"altro" avverrà in un ambiente protetto, in un ritaglio del nostro programma di viaggio, magari alla voce, "balli e canti tradizionali", o quant'altro. Se facciamo, invece, un viaggio zaino in spalla, in autonomia, solitamente siamo alla ricerca di un maggiore contatto con gli uomini e le donne del Paese che visitiamo, anzi, lo ricerchiamo attivamente. Ma siamo sicuri di ricercare un incontro vero? o siamo solo alla ricerca di quelle immagini che si sono formate dentro di noi dalla lettura di libri o dalla visione di immagini su internet? ovvero siamo solo alla ricerca di conferme, perchè i Masai si vestono così e vivono colà e noi dobbiamo vederli così e colà? E loro, i nativi, dato che sanno noi turisti cosa vogliamo vedere, mettono insieme delle simpatiche scenette a nostro uso e consumo e poi si comportano diversamente o sono proprio così? Ovvero, quanto noi turisti ci muoviamo nella "bolla ambientale" creata a nostro uso e consumo e quanto riusciamo ad uscirne per comprendere la relatà dei luoghi che visitiamo?
Marco Aime in questo libricino piccolo piccolo, ma denso di spunti di riflessione, ci mette di fronte a questi quesiti. Proprio oggi che tanto parliamo di turismo responsabile ed etico, fermianoci un momento a riflettere su fino a che punto veramente ricerchiamo un incontro con l'"altro", oppure quanto vogliamo solo soddisfare un nostro bisogno di ricerca di autenticità...autenticità reale o autenticità immaginata?


"Il turismo esotico in genere è caratterizzato da tre paradossi: l'impossibile ricerca dell'autenticità; un certo fondo di paura; lo spazio vuoto dell'incontro; la cosideta "bolla ambientale". Quest'ultima è il prodotto di tutti gli sforzi messi in atto dai molti mediatori che accompagnano il turista (dal tour operator alla guida locale) per attenuare lo shock dell'incontro: incontrare l'Africa, l'Asia o l'Australia senza mai provarle pienamente."


Marco Aime, "L'incontro mancato. Turisti, nativi, immagini", Bollati Boringhieri.

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