"Bruttina questa Saigon, eh?", dico a Carla, che guarda in giro e non risponde. E invece, strada facendo, le brutture lasciano il posto ad un'antica bellezza, fatta di villette ormai ferite dall'incuria e dal degrado, abbandonate alla voracità delle piante che divorano balconi e sfondano finestre. Nella zona coloniale, con le case a due piani, le ringhiere lavorate dei balconcini, le stradine alberate, c'è quello che resta di una nobiltà smarrita e cancellata dalla disperazione. La Saigon di oggi sembra un bel tight di un bravo sarto, usato però tutti i giorni e diventato lacero, unto, con tanti strappi: si vede ancora il bel taglio, ma tra poco tempo non servirà più a niente."
Corrado Ruggieri, "Farfalle sul Mekong. Tra Thailandia e Vietnam", Universale Economica Feltrinelli.
The Islamic Caliphates
21 ore fa
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